
IP Team
Esaurimento del marchio e vendite online in violazione del sistema di distribuzione selettiva (Ordinanza reclamo 12/1/2021 )
Il collegio della Sezione Specializzata ha respinto il reclamo proposto da Amazon contro l’ordinanza cautelare di prime cure, con cui la medesima Sezione aveva ritenuto che Amazon avesse violato i diritti del gruppo Shiseido su alcuni marchi di profumi di prestigio, per aver venduto o consentito la vendita di tali prodotti tramite la piattaforma e-commerce Amazon in contrasto col sistema di distribuzione selettiva attuato da Shiseido. Questo prevedeva che l’affiliato al sistema non potesse offrire i prodotti online, a meno che non avesse un numero minimo di negozi fisici e purché comunque le vendite online si fossero svolte secondo modalità tali da preservare l’immagine di lusso e prestigio dei prodotti.
Il rigetto del reclamo è stato motivato perché:
- il sistema di distribuzione selettiva è stato ritenuto legittimo ai sensi del Regolamento UE 330/2010, in quanto riguardante prodotti di lusso e prestigio;
- Il titolare del marchio può opporsi, con l’azione di contraffazione, alla rivendita dei propri prodotti da parte di soggetti esterni alla propria rete di distribuzione (mancato esaurimento del diritto ex art. 5 cpi);
- in base ai principi della sentenza Coty della CGUE, una vendita online di prodotti di lusso tramite piattaforme estranee al sistema di distribuzione selettiva è idoneo a nuocere alla loro immagine di lusso;
- È lecito che il titolare del marchio possa esigere il rispetto di standard qualitativi in relazione ai siti internet per la rivendita dei suoi prodotti, così come in relazione ai punti di vendita fisici;
- In particolare, il titolare del marchio può esigere che i clienti del venditore online entrino nel negozio virtuale attraverso piattaforme che siano riconoscibili come piattaforme di terzi;
- Le modalità concrete di vendita dei prodotti Shiseido sulla piattaforma Amazon sono tali da associarlo a diversi prodotti qualitativamente inferiori ovvero di natura del tutto diversa, così inficiando l’immagine di prestigio ed esclusività dei profumi Shiseido;
- La responsabilità di Amazon sussiste anche in relazione ai casi in cui essa si limiti a fungere da marketplace, ospitando le offerte di prodotti venduti da terzi e non da Amazon stessa.
- Amazon svolge infatti un ruolo di hosting service provider attivo e non solo passivo e non può invocare l’esenzione di responsabilità secondo la normativa sul commercio elettronico (D.lgs. 270/2003), perché gestisce e organizza l’accesso alle informazioni sulla piattaforma e promuove le vendite dei prodotti di terzi, anche attraverso i servizi di logistica da essa offerti ai rivenditori terzi.